I Franchi conquistarono tutta la Gallia e diversi territori al di là del Reno. [7], L'alleanza della Chiesa con il potere civile è, insieme con l'unificazione dei territori che costituiscono in gran parte la Francia attuale, l'atto politico di maggiore rilevanza: destinato a produrre le sue conseguenze per tredici secoli, pone Clodoveo nella veste di fondatore della monarchia francese.[7]. Clodoveo, re dei Franchi, si converte al Cattolicesimo Il Patrimonio di San Pietro La sconfitta dei Longobardi L’Europa e il Mediterraneo nel IX secolo La cavalleria di Carlo Natale 800. 11°) in poi, alla seconda nota della scala di do... Figlia (Lione 475 circa - Tours 545) di Chilperico re dei Burgundî; educata cristianamente dalla madre Ceretena, sposò (493) Clodoveo re dei Franchi, sulla cui conversione ebbe notevole influenza. rège) s. m. [lat. Il 22 marzo 2008 si convertì con gran clamore al cattolicesimo prendendo il nome di Cristiano. Come se la passa oggi il cattolicesimo in Francia che è da oltre 1.500 anni “la figlia primogenita della Chiesa”? È un momento prezioso che ispira riflessione, resa e gioia. L'alleanza fra i due re non può che allarmare il visigoto e ariano Alarico II, che sa dei progetti espansionistici di Clodoveo e il cui regno è agitato dalla fronda del clero cattolico. Nel 493 sposò la cattolica Clotilde, nipote del re borgognone Gundobado, e nel 496, dopo una decisiva vittoria sugli Alamanni a Tolbiaco, si convertì egli stesso al cattolicesimo. Richard John Neuhaus (1936-2009) È stato un presbite e scrittore canadese. Sempre in questo periodo il re dei Franchi , Clodoveo I , dopo che una delegazione di Franchi aveva visto la giovane Clotilde ed aveva riferito la buona impressione al proprio re, chiese di avere in moglie Clotilde. Nel 486 conquistò i dominî del romano Siagrio, continuando poi per altri dieci anni l'espansione lungo la Senna e la Loira. Oggi, però, non è d’accordo con il messaggio di Papa Francesco che legittima indifferentemente tutte le religioni. Questo fatto creò tra i Franchi dominatori e la popolazione gallo-romana un vincolo duraturo, che fece la forza del regno di Clodoveo. Assoggettati i gallo-romani, Clodoveo impose la sua superiorità ai Turingi, stanziati sulla riva sinistra del Reno, sottomettendoli e costringendoli ad arruolarsi nel suo esercito, dopodiché convinse gli ausiliari barbari delle legioni romane a passare sotto le sue insegne. Questo fatto creò tra i franchi dominatori e la popolazione gallo-romana un vincolo duraturo, che fece la forza del regno di Clodoveo. Figlio di Childerico, alla morte di questi (481) divenne re di uno dei regni dei franchi sali, con centro a Tournai. Questo fatto creò tra i Franchi dominatori e la popolazione gallo-romana un vincolo duraturo, che fece la forza del regno di Clodoveo. 1.500 anni di cattolicesimo. Avendo constatato che la sua tenuta lasciava a desiderare, prese le sue armi e le gettò a terra. rex, dal tema di regĕre «governare»]. Una forte supervisione avvenne in tema di reclutamento del clero: il concilio subordinò all'approvazione (e dunque controllo) del re o di un suo funzionario l'accesso agli ordini dei laici. § Con Pipino di Héristal la carica diventa ereditaria alla fine dell'VII secolo. Franchi. Nel 498 Clodoveo si convertì al cattolicesimo favorendo velocemente una integrazione con la popolazione locale e anche qui permettendo ai vescovi di assolvere il ruolo di funzionari locali. Parigi diventa la capitale del regno. Con il re Clodoveo, si ebbe una riunificazione delle tribù. Clodoveo avvia una fortunata politica di conquiste: sconfigge gli Alemanni (intorno al 496) e … Re dei franchi (n. 466 ca.-m. Parigi 511). Clodoveo si convertì al cattolicesimo in seguito alla battaglia di Tolbiac il giorno di Natale 508 in una piccola chiesa nelle vicinanze della successiva abbazia di Saint-Remi a Reims ; vi si può ancora vedere una statua del suo battesimo ad opera di San Remigio. (482 - 511 d.C.) Regno di Clodoveo, re dei Franchi Salii, che unifica sotto il suo comando i piccoli regni franchi e il regno di Siagrio (486) nel nord della Gallia. In lotta con Sassoni e Visigoti, Siagrio fu l'ultimo capo politico-militare ... Gundobado (o Gundobaldo o Gondebaldo) re dei Burgundî. – Nome dato nei paesi latini, dalla riforma di Guido d’Arezzo (sec. Il nuovo conflitto che oppose Childerico - che aveva riconosciuto, nel 476, il nuovo potere di Odoacre - a Siagro, era ancora in corso quando, nel 481, Childerico morì lasciando il trono al figlio Clodoveo[1], che aveva quindici anni e, probabilmente, era sotto il controllo di Eurico, re dei Visigoti. IL REGNO DEI FRANCHI Nel V secolo spinti dall'arrivo degli Unni,i Franchi che provenivano dalle zone a est del Reno. In francese Clovis e in tedesco Chlodwig o Chlodowech, il suo nome deriva dal franco Hlodowig, composto da hlod (illustre) e wig (battaglia), e dunque significa "illustre in battaglia": da esso derivano i nomi Luigi e Ludovico. Clodoveo non tardò a sfruttare la divisione del regno burgundo e l'inimicizia dei due fratelli. La sposa viene acquistata dal futuro sposo al padre, che investe nella dote un terzo della somma ricevuta. - Figlio (m. 516) del re Gundioco e nipote del patrizio Ricimero; era già re di Borgogna quando, detronizzato ed esiliato dai fratelli, fu costretto a trovar rifugio in Italia. Nel 496 attaccò gli Alemanni, popolazione stanziata alle frontiere orientali, sempre in conflitto con i Franchi Salii, per il controllo dei Vosgi e, con i Franchi Ripuari, per il controllo della valle del Reno: Clodoveo s'inserì nel conflitto contando di ottenere la fine della minaccia alemanna e, insieme, importanti ingrandimenti territoriali. Tremila suoi guerrieri, disposti a lasciare, come il loro capo, il culto degli idoli per quello di Gesù Cristo, lo circondavano nell'imponente cerimonia la cui grandezza era accresciuta dalla presenza di numeroso clero e dal canto degli inni sacri. In questo modo il popolo franco fu il primo popolo germanico cattolico, tutti gli altri popoli germanici si erano avvicinati all’arianesimo. Ciò favorì una pacifica convivenza tra i Franchi e l’aristocrazia gallo-romana, alla quale fu affidata l’amministrazione del regno. Nel 506 C. mosse contro i Visigoti e li vinse a Vouillé (507), provocando così l'intervento di Teodorico, re degli Ostrogoti d'Italia (509-510). Clodoveo fu molto importante per due motivi: -diede vita alla prima dinastia franca; -si convertì al cattolicesimo, seguito nella conversione da tutto il suo popolo. Clodoveo si era guadagnato l'appoggio del clero cattolico, garantendo i suoi vasti possedimenti, concedendo privilegi e autorità, ma non era intenzionato a farsene dominare; nella tradizione dell'Impero romano, egli non si considera il capo della Chiesa del suo regno, ma è intenzionato a mantenere un ruolo di garanzia e di controllo, e lo dimostra convocando, alla maniera degli imperatori romani[7], nel luglio del 511 un concilio a Orléans. Clodoveo per alcuni anni restò inoperoso, solo nel 484 stipulò un'alleanza con i Franchi stanziati nella vicina regione di Cambrai e, nel 485, con le tribù orientali stanziate nella valle del Reno, dette per questo dei Franchi Ripuari, sposando la figlia di un loro capo[1], Cloderico, dalla quale ebbe il figlio Teodorico (secondo Gregorio di Tours, però, Teodorico era figlio di una concubina e non fu celebrato un matrimonio vero e proprio[1]). La pace del 510, che riconosceva agli Ostrogoti la Provenza e Narbona, assegnava il resto del dominio visigotico in Gallia, con Tolosa, a C., che lasciava così ai suoi figli un regno vasto e potente. Clodoveo, con il trattato di amicizia stipulato ad Amboise, finse di rassicurare Alarico ma in realtà aveva già preparato la guerra: alleato dei Burgundi di Gundobado, dei Franchi Ripuari di Sigiberto lo Zoppo e anche dell'imperatore romano d'Oriente Anastasio, che è in guerra con Teodorico e lo tiene impegnato in Pannonia, nel 507 invase il regno dei Visigoti, sconfiggendoli nella battaglia di Vouillé, presso Poitiers, dove Alarico II[5] venne ucciso, si dice, dallo stesso Clodoveo[1]; l'anno dopo, con la conquista di Tolosa, s'impadronì di tutti i territori che i Visigoti avevano in Gallia[6], cosicché questa popolazione venne ricacciata oltre i Pirenei. 1. Quanto all'episcopato, esso fu lesto a intravedere in essi la forza dominante, con la quale era opportuno che il clero, grande proprietario terriero, si accordasse, come attesta la lettera di felicitazioni che il vescovo di Reims, Remigio, inviò a Clodoveo, il quale da parte sua, essendo pagano, comprese quanto opportuna, per mantenersi al potere, fosse l'alleanza con la Chiesa cattolica, organizzazione ormai potente e ben strutturata gerarchicamente. Clodoveo nacque da uno dei capi dei Franchi Sali, tribù germaniche stanziate nelle attuali province di Tournai e di Cambrai, Childerico I e da Basina di Turingia[1]. Nel 493 Clodoveo, nello stesso periodo in cui concedeva sua sorella, Audofleda, in sposa a Teodorico il Grande, re d'Italia, stipulò un patto di non-aggressione con il regno dei Burgundi, sancito dal suo matrimonio - il secondo - con la cristiana Clotilde, figlia del re Chilperico II[1], morto già da qualche anno[4].Benché la moglie cercasse di convincerlo a convertirsi al cristianesimo e pur permettendo che Clotilde facesse battezzare i figli, Clodoveo rimase pagano per non tradire la religione dei suoi avi. 5º), assunse nel 464 in Soissons il governo del dominio autonomo costituito dal magister militum Egidio coi territorî tra la Mosa, la Schelda e la Senna. I Franchi erano pagani, ma Clodoveo e con lui tutti i Franchi, si convertì al CATTOLICESIMO e per questo si conquistò il favore della Chiesa Cattolica. § Nel 496, il re Clodoveo si convertì al cattolicesimo e con lui tutta la nobiltà franca. Origini ed espansione in Occidente Ora le tribù franche di Clodoveo controllavano tutta la Gallia settentrionale (secondo il Liber Historiæ Francorum la conquista prima arrivò alla Senna (usque Sequanam) e poi alla Loira (usque Ligere )[1]). I regno romano-barbarici 2.3. Clodoveo è conosciuto soltanto attraverso il secondo dei dieci libri della Storia dalla creazione di Adamo all'anno 591 – successivamente intitolata Storia dei Franchi - del vescovo Gregorio di Tours (536 – 597), un notabile gallo-romano i cui intenti di scrittore appaiono volti all'edificazione e all'agiografia piuttosto che alla rappresentazione di fatti documentati con scrupolo storiografico. Fu canonizzata da papa Pelagio. La dinastia regnante era detta merovingia.Nel 498 il re Clodoveo si convertì al cattolicesimo Una volta convertito al cattolicesimo ci fu una scelta molto importante perché: I Visigoti, secondo il loro antico mito, emigrarono dalle rive del Baltico nella Russia meridionale sullo Dnestr e sul Mar Nero; in realtà si formarono come popolo solo in queste ... Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati. Erano tribù diverse unite dall'uso della stessa lingua. Nel 496 Clodoveo si convertì al cattolicesimo e impose questa religione a tutto il suo popolo. per assicurarsi il sostegno della chiesa e favorire l'integrazione tra franchi e gli abitanti della gallia romana , clodoveo si converti al cattolicesimo. Oggi il mio ragazzo si convertirà al cattolicesimo ️ Viene da una famiglia cristiana ma è un fedele seguace di Cristo. Il soldato si chinò per raccoglierle e Clodoveo ne approfittò per spaccargli il cranio con un colpo di francisca dicendo: Ainsi as-tu fait au vase à Soissons !, "Così hai fatto al vaso a Soissons". I franchi erano già stati introdotti da giuliano l’Apostata per guardare le frontiere. Minacciato da Teodorico e dai Visigoti di Alarico II, Clodoveo è costretto ad accettare una tregua con Gundobado, che può così rivolgere le armi contro il fratello Gondegiselo, battendolo e uccidendolo a Vienne; poi, nel 502, stipula con Gundobado - che pur non convertendosi assume una posizione meno intransigente contro il cattolicesimo - un trattato di amicizia suggellato dal fidanzamento tra Teodorico, figlio di Clodoveo e Suavegota, nipote di Gundobado[1]. Clodoveo si segna al dito l'accaduto. I Franchi si accontentarono di confiscare ai Romani solo porzioni minime dei loro territori. Clodoveo I (Tournai, 466 circa – Parigi, 27 novembre 511), figlio del re Childerico I e di sua moglie Basina[1][2], fu il secondo sovrano storicamente accertato della dinastia dei Merovingi, del regno dei Franchi Sali, dal 481 alla sua morte. Clodoveo si fece battezzare la vigilia di Natale del 496. Alleato del re franco di Colonia, Sigiberto lo Zoppo, impegnò la battaglia decisiva a Tolbiac: la leggenda narrata da Gregorio sostiene che Clodoveo, in difficoltà, abbia promesso la sua conversione al cristianesimo in cambio della vittoria, che ottenne, costringendo gli Alemanni ad abbandonare il corso superiore del Reno. Fondatore della rivista First Things. “Così come è stata storicamente conflittuale al suo interno e bellicosa al suo esterno”. Quanto alle tribù dei Franchi Ripuari, stanziati sulla riva destra del Reno, nell'attuale Turingia, Clodoveo fu sbrigativo, facendo assassinare nel 510 i loro capi, Cararico, Ragnacaro e Ricaro, e assicurandosi le loro terre[1]. Opera allora in tre direzioni: con il concilio di Agde, rafforza l'autorità dei vescovi cattolici sulle diocesi; con un nuovo codice giuridico - il Breviario di Alarico II - promulgato nel 506 e ricalcato sul codice di Teodosio II del 438, va incontro alle rivendicazioni della popolazione gallo-romana; cerca infine la mediazione di Teodorico - suo suocero, avendone sposato la figlia Teudigota, il quale è a sua volta cognato di Clodoveo, in quanto marito della sorella di questi, Audofleda - perché si adoperi per un accordo tra Visigoti e Franchi. Fu in questo periodo che Clotilde e la sorella si convertirono al cattolicesimo. Siagrius). Clodovèo I re dei Franchi. Nel 496 esso si converti al cattolicesimo e impose questa religione al suo popolo. Insediatisi in Gallia in diversi regni, furono poi inglobati nel regno di Clodoveo, capostipite della dinastia Merovingia.. Nel 498 Clodoveo si convertì al cattolicesimo favorendo velocemente una integrazione con la popolazione locale e anche qui permettendo ai vescovi di assolvere il ruolo di funzionari locali. Tremila suoi guerrieri, disposti a lasciare, come il loro capo, il culto degli idoli per quello di Gesù Cristo, lo circondavano nell'imponente cerimonia la cui grandezza era accresciuta dalla presenza di numeroso clero e dal canto degli inni sacri. Nel 508, a suggello dell'alleanza, Clodoveo ricevette dall'imperatore Anastasio I il titolo di console, che gli permise di entrare a Tours con le insegne romane[7]; si fa risalire a quest'anno il trasferimento della capitale nella vecchia Lutezia,[7] ribattezzata Parigi dal nome dei suoi abitanti galli, i Parisii. Childerico era un alleato dei Romani, prima di Ezio contro Attila, poi del generale Egidio contro i Visigoti. Prese parte all'eliminazione di Antemio; nella vacanza del potere per ... (lat. Il commercio è invece pressoché inesistente e si basa ancora, al tempo di Clodoveo, sullo scambio in natura: la moneta - il vecchio solido aureo romano che, fino al 539, viene battuto ancora con l'effigie dell'imperatore d'Oriente regnante - è utilizzata soprattutto per pagare le ammende. Clodoveo si convertì al cattolicesimo, e il suo regno mischiava le culture romane e germaniche. – 1. a. Il capo riconosciuto e legittimo di uno stato monarchico (v. monarchia): re assoluto, costituzionale, ereditario, elettivo; ant. Stretta alleanza con Gondegiselo, nel 500 due eserciti attaccano da nord e da sud il regno di Gundobado[1] che, battuto a Digione, si rifugia ad Avignone, assediato da Clodoveo, mentre il fratello occupa il suo trono di Vienne. Soissons era la città più importante ed era controllata dal figlio del defunto Egidio, il magister militum per Gallias, Siagrio, che dal 476, essendo caduto l'impero romano d'occidente, non rispondeva più a nessuna autorità, sicché Gregorio di Tours lo definisce rex Romanorum. L'adulterio della donna è punito con il divorzio e con la sua esclusione dalla comunità. Clodoveo si convertì al cattolicesimo e non all’arianesimo e fu appoggiato dal Papato e dalla popolazione gallo-romana. 495-558) e Clotario I (497-561). Incusse gran terrore, e con questo episodio affermò il principio del potere assoluto esercitato dal re sulla nobiltà guerriera.