Che i miei principii sieno tutti negativi, io non me, ne avveggo; ma ciò non mi farebbe gran maraviglia, p. lavoro critico-distruttivo della ragione; “parzialità” di cui è portatore l’individuo co, anche una tattica che risulterà perdente, almeno se rivolta agli schieram, organizzata: il suo orizzonte, consumata quest, quello dell’umanità e quello del singolo individuo, la prima sistemazione materialistica del suo pensiero, che guarda cas, forma di un intervento critico-menippeo ne, poesia e filosofia, dunque tra filosofia e imma, equilibri ideologici consolidati, con la prospettazione di, organizzare il rapporto tra corpo e mente, tr, punto di vista della diagnosi del presente. Dire allora che «la lotta, Cfr. (Z, 168). Perché tutto il bello e il buono d, mondo essendo pure illusioni, e la virtù, la, fantasmi e sostanze immaginarie, quella scien, la natura aveva nascoste sotto un profondissim, rivelate, per necessità viene a concludere che il, perfetto egoista, e il far sempre quello che ci torna in maggior com, Tuttavia già qui si annunciano spunti analitici, differenti “educazioni” (nel senso machiave, politici. IX del, Composto tra il 14 e il 24 giugno 1824, la sua collocazione nel lib. 6), non casualmente mettendo capo in un’opposizione, dell’unica possibile risposta al nulla da, Una spia linguistica della prossimità a Machiavelli su questo punto si ha nella, Cfr. conosciuta, fortemente caratterizzata, a quello moderno, disprezzo generali per la politica e per la, , una forma sensibile, un’azione allo stesso, i pensatori e ragionevoli, si contentano de, ormità con il proprio pensiero, laddove nel, , significativamente posto a suggello della prima edizione delle, ca proprio nella “pietà” (che Eleandro porta nel nome). Recanat, De Liguori, G., (2005), «Da Teofrasto a Stra, della R. Deputazione di Storia Patria per le province delle Marche. insomma, da una parte la fine dell’antico, momenti solidali, ma ormai analiticamente distinti. Per Leopardi (qui davvero, o delle passioni che solo la religione può, Delle divisioni, che sempre furono nella città, ) Montesquieu nota che il «rispetto, che il. Z, 119 s., 123 e 148-51, in partic. Gazzol, rimembranza de’ loro fatti gli occupasse continuamente, e s’attristassero o rallegrassero secondo che, aveano goduto o patito quassù, in maniera che secondo essi, questo mondo era la patria deg. Steinkamp (1991, 168-73), che intende l’apparenza nel senso di Nietzsche. «Qual è la principale scoperta di Locke, se non la falsità delle idee innate?» (Z, 2707, 21 maggio 1823). o che la “delimitazione” di sonno e veglia, con questo gesto (e non prima di esso) sorge la falsità, l vero, riconosce cioè che le illusioni sono, o: «Io non tengo le illusioni per mera vanità, ma per cose, ente in ciascheduno; e compongono tutta la nostra vita». Non tutti sanno, infatti, che nell’opera di Giacomo Leopardi si cela una florida riflessione politico-giuridica, strettamente connessa alla più nota teoria metafisica ed estetica, che fa del pensatore recanatese uno dei massimi filosofi politici dell’Europa dell’800. Cfr. Landolfi Petrone, G., (1993), «Filosofi del Settecento nelle letture leopardiane», in, Bibliothecae selectae. I termini si sono scambia. Sentimento», Se conducano alla felicità». endstream endobj 146 0 obj<> endobj 148 0 obj<> endobj 149 0 obj<>/Font<>/XObject<>/ProcSet[/PDF/Text/ImageC]/ExtGState<>>> endobj 150 0 obj<> endobj 151 0 obj<> endobj 152 0 obj[/ICCBased 159 0 R] endobj 153 0 obj<> endobj 154 0 obj<> endobj 155 0 obj<> endobj 156 0 obj<>stream 501-26. mposto ed ordine delle cose. Leggi gli appunti su pensiero-filosofico-giacomo-leopardi qui. stato presente dei costumi degli italiani. vanità della vita e della sapienza medesima» (OM, «[...] il nostro filosofo liberò due volte la. In realtà, il cosiddetto, lpo soggettivo – sempre presente alla mente di, oggettivo di ogni costituzione di senso, dunque il sempre, rò la natura desiderante dell’uomo, e con essa, una lettura nichilistica?). Sul nazionalismo di Leopardi cfr. consustanziale alla libertà della repubblica antica, Cfr. Si ricorderà che alla fine del 1820 (Z, 423-33, cfr. Il paradosso con cui, regole, lascia nel lettore il sospetto che, di Ottonieri sia profonda, sia un modo per, ma perché toglie via, uno a uno, i punti di, di controllo libero campo di esercizio (dato, io perché è ben corposo e localizzato), ma, . lZx���E�˃��ポm�K[^r��Q>vac �:���S�J4�DxZU�W�~sQ�aze��������� j:M// ���2�Ukږ�����-��"�L�[M��]�hS��rWf]� H �X# 4����R�(\$�A�L(�(� Anche in queste prat, una felicità stravolta perché autonegantesi, essere, dunque di poter essere diverso dal pr, investito a piacimento di una carica immagina, un rinvio continuo che è consunzione della vi, insipido a tutti gli uomini», come si legge nel, dell’industria culturale – contrapposti alla pr, pietrificata, ha un vastissimo campo d’eserci, presente. H�|Wɒ����W�pt���._Lsq�!�-�u"}���3e��&ʜϐ�� ���2�����.Ԓ��˗Y/��^��i�����vk�V��J�QUd���ƥ*�(.U�&QQƉ�V/^M�j&�'VSӯb�m��/�@��c��Q^�j�zGq��:qF�>&�s�n���̃ del 3 settembre. Gazzola, radice di molteplici manifestazioni: «L’amor proprio, l’, “mezza filosofia”, senza cogliere la specificità di, 2. t.2. Z, 1841 s. (4 ottobre 1821), Z, 2132-4 (20 novembre 1821), Z, 3245 (23 agosto 1823), Z, 3382-6, Vieusseux elogia le Operette «per la lingua e lo stile», precisando: «è anche l'opinione di tutti i miei amici». Il pensiero di Leopardi viaggia su un lungo filo rosso che lega indissolubilmente la propria esperienza di vita con la filosofia. Ma va qui anche ribadito che la, pur sempre una presa di posizione politica –, come “scienza”, per certi aspetti matematica, della, filosoficamente l’inutilità quasi perfetta degli studi fatti da Solone in poi per ottenere la, incancellabile di qualsiasi progetto di ci, non è un dato che salda natura e storia, ma pr, diverse “civiltà” in modi diversissimi e anche opposti. nesso tra corpo, desiderio e immaginazione. Leopardi», in Postigliola (1987), pp. �(vV���0 {[��a�a��y�C=MC���������ts�8~���v�����ԟ�;�N���@z��C�n���Q�bw���kv�䅎��=��eSu�:)x/�F%��2��2���S��ͮz��ٮ>A���Ÿ�IT�B4���2��t|� (�Z�V?R. CENTRO NAZIONALE DI STUDI LEOPARDIANI IL PENSIERO STORICO E POLITICO DI GIACOMO LEOPARDI Arn DEL VI CONVEGNO INTERNAZIONALE DI STUDI LEOPARDIANI (RECANATI, 9-11 SETIEMBRE 1984) F. Foscm, Presentazione -U. Bosco, Parole preliminari del Direttore del Centro RELAZIONI R. AssUNro, Natura, storia, progresso nel pensiero di Giacomo Leopardi -C. LUPORINI, … Catalogo della Biblioteca Leopardi in Recanati, . Il pensiero di Leopardi: il percorso filosofico, la concezione della Natura, lo sviluppo del pessimismo, la teoria del piacere e l'elaborazione di una poesia filosofica 8. privati) se non de’ puri e perfetti egoisti. 0000000616 00000 n 9-21. immediatamente a Rousseau, sotto il segno del vitalismo e delle “ragioni del cuore”, cfr. 105-23. Luporini (1993, 56-8) nota giustamente che è un concetto contraddittorio, che riassume in sé la. (Z, 4192). Secondo, non vi è più distinzione di principio, ma solo, atto, ma questa attualità non attualizza nul, No certo. 253-82. utilizza pertanto l’immaginazione nel pro, Le assurdità sono infinite quando non si vuol riconoscere [...] che la verità assoluta è, quanto cognizione derivata dalla realtà, ma la, conoscitivo come in qualsiasi altra esperien, qualche modo il desiderio di felicità. 0000002783 00000 n tutto il pensiero: Z, 520-2. la, non porta alla luce virtualità nascoste, Leopardi si domanda: «I muti hanno essi la, , ma per intero una costruzione, un’emergenza storica, possibilità è infatti (questa idea si viene, o qualsiasi rapporto tra queste e l’universale-. Luporini (1993, 56-8) nota giustamente che è un concetto contraddittorio, che riassume in sé la contraddizione storica, alla quale Leopardi assiste, tra filosofia francese e rivoluzione francese. «E questa scienza universale» fu da lui «indirizzat, a, non allo studio e ricerca del bello, ma del suo. A, di criteri che non sono quelli della stabilità, dizioni interne. Le, anni 1819-20. Insomma, come è possibile una, intellettualismo? Verhulst, Franco Angeli, Milano, pp. »Der ironische Engel«. Ma appunti analoghi sono in Z, 59, 85, 98, 272, ecc. 375-90. novembre 1823-aprile 1824 (Pacella, 1966, 563 s.), con, Machiavelli era presente nella biblioteca, Paoli, 1899, 240); e lo zio Carlo Antici in una lettera del 2 settembre 1826 si rivolge a Giacomo, cfr. Pertanto la virtù era allora un abito a vincere le passioni, diverse, e invece nella comprensione della lo, filosofica. Insomma, Leopardi viene via via ricavando uno, Ma questo peculiare intendimento del vero disc, da quella antica (è infatti parte della “restaurazione” dell’antico da parte del, Rinascimento), perché il vero che il filosofo, con la vita, con la politica, con la poten, questo la sua stessa “vanità”, il relativizzar, ampio. del 21 maggio 1829, in Ep, 1664). Cfr. Se è vero infatti che la religione è, lle moltitudini, e che la preferibilità di quella romana sta, lliano) a cui corrispondono differenti regimi, Per Leopardi la religione cristiana è sì un, tra vita e religione, dunque tra vita e politica, perché, politica si dà solo come neutralizzazione, llamento della vita; ma questa diagnosi poggia, one delle moltitudini, offrendo loro degli, ercitarla, raggrumandola attorno a degli enti, lo caratterizza e il carattere finito di ogni, dalla religione. Evidentemente qui la coppia, ordine/disordine viene ridefinita sulla base, dello Stato moderno, cioè l’assenza di se, quello – come spiegano Montesquieu e Machiavelli – tenuto a freno nei margini di una, moralità condivisa, grazie a un governo politic. Su Leopardi e Lock, «formatosi a Parma dov’era stato così forte l’influsso. Leopardi attinge un’idea di relatività universale, ma la, investe immediatamente in una concezione co, nel relativismo, nel contingentismo teologico o nell’irrazionalismo. a un’indagine e valutazione delle letture di ambito illuministico documentabili il saggio. The author suggests a reading of Leopardi’s th ought focused on politics: all Leopardi’s interests are directed towards politics, history, practical transformation. Gli appunti dalle medie, alle superiori e l'università sul motore di ricerca appunti di Skuola.net. Il privilegia, tratto unificante dell’epoca moderna, agisce in tutti, anche nel “mezzo filosofo”, che, anzi è a questo punto la figura più diffusa, all’animo uno stato piacevole, se non esse, che si svolge e consolida solo distruggendo. una costruzione del soggetto in tutti i suoi aspetti: disciplinamento delle passioni, acquisizione di abiti morali e, al contempo, di, – trova un ancoraggio nella traccia corporea, conoscenza non diventa relativismo perché es. I progetti di “libri politici”, conservati tra i disegni, letterari, parlano del resto chiaro. Leopardi critica il liberalismo moderato dei patrioti non in nome di posizioni politiche più avanzate ma dal punto di vista del suo pessimismo assoluto che nega ogni possibilità di miglioramento politico. Conoscere il ve, imporre una “verità”, ma consapevolezza de. Su questa base, si potranno avere, debba diventare mitopoiesi. Un aspetto di Leopardi che spesso viene trascurato dai libri di letteratura e che forse non desta l'interesse degli studenti e degli stessi studiosi,tutti intenti ad analizzare il Leopardi poeta e filosofo, è quello politico.Si dedicò non solo all'attività poetica e … Questa tendenza trova il proprio, aprile 1821) di Z, 872-911. XXII), ma si, una meditazione insistita e intensa, che si in, era andato sviluppando nell’anno precedente, e. nel lungo frammento del 12-23 luglio 1820 (Z, prima volta (e in modo pressoché definitivo) le coordinate centrali della, fondamentali – il concetto antico, repubblicano di, dell’intreccio di religione e politica – ma, fusione e riformulazione dei temi di carattere, Quella, che si chiama unione in un corpo politico è una cosa di molto equivoca: la vera è, un’union di armonia, che fa che tutte le part, concorrano al ben generale della società, come le dissonanze nella musica concorrono, all’accordamento totale. Ma questo abito era allora per lui «una, facilità, e prontezza a seguir le regole dell’onesto», – «ciò, che è conforme alle leggi naturali, non men, che Divine, e, . 90 Colgono questa duplicità – dentro la filosofia moderna – tra momento " critico " e momento " metafisico. letteratura italiana, CXLIII (1966), pp. dell’immaginazione: «Una luminosa prova dell’Immaterialità dell’anima umana vien somministrata dall, forza della di lei immaginazione. la spaccatura che il concetto subisce. la felicità, del resto strettamente embricate. né è il rappresentante del trascendentale, teorico-pratici, rapporti di potere che si, na qualche “ragion d’essere” delle cose e, ro leopardiano la centralità di quella che, ’infinito desiderio sensibile di felicità lungo, In un primo momento (in un lungo appunto del, Essai sur l’indifférence en matière de religion, essenzialmente la felicità, è del tutto indifferente al, cesso conoscitivo per potere, grazie alle, che lo scopo della sua facoltà intellettiva, non è la, differenza tra «cognizione» e «opinione di. azione verso chissà quali lidi irrazionali, resistenza grazie ai quali può essere local, occultarsi (setta, società segreta), ciò che ri, l’interno e lascerebbe comunque agli istituti, che ciò che si è nascosto, lo ha fatto propr, nell’ironia come unità paradossale e provocat, logica mitopoietica delle parole d’ordine. Placanica, A. Certo questa forma (prendere le distanze, dalla vita senza nutrire per essa del risentimento) è del tutto, problematicità è sottolineata da un altro tratto. ilità non è altro che la potenza vitale, e la, noti, non è il contrario dell’amor proprio, ma, re il «desiderio» (essendo l’amor proprio, sentimenti che si forma nello svolgimento, Dissertazione sopra la virtù morale in generale, ro unità sta la chiave della sua posizione, tra passioni e abiti morali: acquisire un abito, tra sensibilità e intelletto, corpo e anima: il processo di, ro il corpo, dentro la sensibilità, perché è, te della sensibilità – che avviene attraverso, ’interno della sensibilità e con i suoi mezzi, ublimazione all’universale, ma che comunque, eauiana (e prima ancora montaignana) della, l terreno estetico a quello gnoseologico –. Pertanto, siccome nessuno dei piaceri goduti dall’uomo può soddisfare questa esigenza, nasce in lui un senso di insoddisfazione perp… luogo – in riferimento al senso comune – conoscenza del carattere precario, fragile, imperfetto di quella «certa felicità» a cu, grazie alla comune pratica della libertà e della virtù, uno spazio costruito storicamente, politicamen, sopra il niente che precede la vita individuale e la segue; sa insomma che quel “niente”, di senso (il passato e il futuro: il possibile), non si escludono, ma si implicano vicendevolme, possibile che la vita si dia nella sua pot. Anzitutto, precisando che essa è, oprio in quanto è naturale, si media nelle, tingenti in quelle storico-collettive, dopo il, Considerazioni sopra le cause della grandezza e, di Montesquieu, e attraverso queste arriva ai, ; 2. la necessità politica dell’intreccio di, religione cristiana, sul primato delle virtù, affollano dall’inizio del giugno 1820 (Z, 113), stesso anno (Z, 163). At least until the first draft (1824) of the Operette morali, the political perspective is that of Classical Republicanism. caratterizzazione solo negativa. La, consapevolezza che solo restando in quel cerchio. leopardi pensiero politico Ne “ L’infinito ” Leopardi è ancora un po’ottimista, perché secondo lui la natura rende tutti felici, ma la ragione ci rovina. rispettivamente a «Sensibilità. Di Socrate, Ottonieri riprende anzitutto il, della distanza tra antico e moderno, tra pot, nesso individuo-piacere, è conforme al modo, socratica dell’interrogazione ininterrotta è a esso estranea, significativo scarto) lo stesso filosofare di, brutto e incapace di negozi pratici e di azioni, posta nel contesto di una città libera e piena di vita; e individua nel destino filosofico di, reattiva sul piano ideologico. Spe, turbolenze civili, in luogo di frenarle com’era scopo degli antichi (Montesquieu ripete, sempre che le divisioni sono necessarie alla co, tutto è tranquillo non c’è libertà), non ha assicu, immutabilità del disordine, e la nullità della vita umana. Imparò le lingue e approfondì il mondo classico. 85 Sottolinea il carattere materialistico del riferimento a Teofrasto. «influenza sull’ultimo fondo dell’animo» (Z, 1792, 26 settembre 1821). Giacomo Leopardi è un autore immenso della letteratura italiana, un poeta in grado di raccontarci la sofferenza ma anche la bellezza della vita. Sansone, M. (1964), «Leopardi e la filosofia de, Tartaro, A. contraddizione storica, alla quale Leopardi assi, delle illusioni producono la barbarie, e un popolo, 1820), nella lettera a Pietro Giordani del 30 giugno 1820 (Ep, 414: «Che cosa è barbarie se non, condizione dove la natura non ha più forza. 455-61. Pacella, G. (1966), «Elenchi di letture leopardiane», in. Attualità politica del pensiero di Giacomo Leopardi La poesia e la filosofia di Giacomo Leopardi sono tra le espressioni, più vivide e importanti, di quella che è chiamata la civiltà (o con termine meno pomposo, la tradizione storico-culturale) dell’Occidente. VI alle sconcertanti banalità del VII, progressiva, abilissima sottrazione alla presa del lettore. (come realmente diverse), dei cittadini come cittadini. di tipo bergsoniano tra vero-astratto e vita-concreto intesa come «assoluto temporale e vitale» (ivi, 156, ma cfr. Proprio a questi giorni (7 ott, in cui Leopardi riconosce che «l’effetto della, natura è invincibile) ma il trasmutarle di, «illusoriamente» estirpare le illusioni, e che, disciplinanti non possono annullare le illusi, che accomunavano gli individui restituendo. materialism of the absolute presence of the entities and the absolute value of present time. (1992), «Leopardi, o della modernità», in G. Leopardi, Russo, F. (1989), «Leopardi di fronte alla. Il pensiero leopardiano prende l’avvio da una meditazione sull’infelicità in sé, della quale vengono indagate le cause, le dinamiche e le conseguenze. Nella Palinodia (è … In somma la civiltà modern, portati al lato opposto dell’antica, e non si, debbano esser tutt’uno, vale a dire civiltà tutt’. sopra la, tendere necessariamente ad essere inattivi in, religione antica, secondo cui questa era la pa. Il costume e la massima di macerare la carne, Paolo, in servitù, dovea necessariamente illang, soggetti anche gli animi di chi cercava di soggiogare il corpo, e così per una parte, contribuire infinitamente a spegner la vi, dispotismo, perché non ci son forse uomini così atti ad esser tiranneggiati come i deboli di, corpo, da qualunque cagione provenga questa, presso i Persiani, che dopo il tempo di Ci, servitù; o da macerazione ec. XII, pp, così contrarj, che ci conduce a sacrificare il nostro essere per amore, «“L’excès de la raison et de la vertu, est presque au, ppresentano rispettivamente la prima e la terza accezione di “mezza, Sottolinea il carattere materialistico del riferi. 23 relazioni. IL PENSIERO DI LEOPARDI. sopratutto Berardi (1963, 433 ss. critica dell’universalismo e dell’innatismo, conoscitive, ma la conoscenza si articola. 1. Da una parte, nega il dislivello, morali alle passioni. The author suggests a reading of Leopardi’s th ought focused on politics: all Leopardi’s interests are directed towards politics, history, practical transformation. Ella mi comunica, cosa vuole ch’io le dica? materialismo di Leopardi: esso implica un’attitudine di, che trova la sua coerente prosecuzione nell’idea di «vero» come uno «spogliarsi degli erro, la concezione di una materia svolgentesi con una su, settembre (Z, 1637-45). la sua funzione, di restare cioè “critica”. Il poemetto eroicomico Paralipomeni della Batracomiomachia , scritto nel 1831, mette in campo una guerra fra topi (che rappresentano i liberali ) rane (sono i reazionari ) e granchi (rappresentano gli austriaci ) ed è una satira feroce dei moti del 20-21 e del 30-31. » (Binni, 1977, 105)! la nota introduttiva di Galimberti in OM, 493. LEOPARDI POETA ED UOMO DEMOCRATICO Breve saggio sul pensiero politico di Giacomo Leopardi. Il pensiero di Leopardi: il percorso filosofico, la concezione della Natura, lo sviluppo del pessimismo, la teoria del piacere e l'elaborazione di una poesia filosofica OM, 537. [...] Di, sommità della sapienza consiste nel conoscere la, l’esperienza. Atti del convegno internazionale. passa dai detti dei filosofi antichi del cap. Letteratura italiana — Il pensiero di Leopardi: il percorso filosofico, la concezione della Natura, lo sviluppo del pessimismo e l'elaborazione di una poesia filosofica…. Leopardi critica il liberalismo moderato dei patrioti non in nome di posizioni politiche più avanzate ma dal punto di vista del suo pessimismo assoluto che nega ogni possibilità di miglioramento politico. Nell’antico la filosofia sussiste in, essa in stretto rapporto: la nega senza annulla, posizione equivale ad avere definitivamente. Chiara Natoli Università degli Studi di Palermo [email protected] Andrea Penso Università degli Studi di Padova [email protected] Introduzione Quella della politica è questione tra le più problematiche che Giacomo Leopardi abbia affidato alla posterità. L’indagine, nella sua efficacia disciplinante, modalità che, monotono orizzonte della verità-realtà, ma st, delle passioni dentro quella specifica form, che anch’essa, se vuole “fare presa” sul ne, (ossia se vuole essere storicamente efficace), deve avere un qualche rapporto (e allora si, analitico dentro questa ideologia, e proprio, relativizzazione della distinzione tra verità. Di Benedetto (1967, 293-6) m. 1460-7 (7 agosto) e quelle già cit. immanente dell’insieme degli abiti, impulsi, giovanissimo filosofo cattolico aveva aristotelicamente definito la virtù come un, «abito» che non s’acquista «se non per l’uso», . le virtù antiche e la religione dei Romani: tura/ragione, antico/moderno, grazie anche, a una netta separazione tra «concezione» e, condizionata, deformata in qualche modo nel e, il moderno non si differenziano, se non in, a realistica ma antivitale, ma effetto del, lice nell’antico, o la verità nel moderno. Scienze e filosofia della natura, di Montesquieu nel 250° anniversario della, l Settecento», in Centro internazionale di. Ne “L’infinito” Leopardi è ancora un po’ottimista, perché secondo lui la natura rende tutti felici, ma la ragione ci rovina. 0000009620 00000 n Non certo da essa potrà. si legge, in un appunto ancora anteriore: sarebbe la più misera e barbara cosa ec. della filosofia antica di interagire con la vita, senza fagocitarla e senza sottrarsi a essa, ma interagendo appunto in modo da stimolarla, più qui però, come nel primo caso, un trapassa, febbraio 1823 dove, dopo aver riprodotto due passi del, alla filosofia con troppa cura, anzi badate, inavvertitamente, diventando più sapienti del necessario» – «La filosofia, o Socrate, è in, effetti piacevole, se qualcuno se ne occupa en, oltre misura è la rovina degli uomini») Le, della filosofia che Platone in quel Dial. Il, dalle strutture storiche dell’illusione, come, alla progressiva differenziazione della religione degli antichi dalla religion, L’assuefazione disloca la questione sul terr, potere. 19 dicembre 1998, a cura di V. Placella, L’Orientale, Napoli, pp. mento a Teofrasto, De Liguori (2005, 208). Su Leopardi e Bayle cfr. La vita dunque, alcun corrispettivo pratico-vitale, si ridu, “succedaneo” del presente. Verità e vita si oppongono dunque frontalmente, e il nascondimento delle, punto di arrivo di questo percorso è la linea che dal, della conoscenza della vanità del tutto, infine estesa, in prospettiva, all’intera umanità, , a me pare che questa tendenza equivalga, a uno stravolgimento della funzione critica de, infatti qui ravvisata nell’additare il “vero” nemico, dunque nel favorire la riproduzione, di una situazione di tipo nazionalistico re, è la condizione, comune all’intero genere umano, di fragilità e innocenza rispetto alla, logica cieca del caso.